Decreto Salva Casa versione finale, nuovi requisiti di abitabilità: cosa cambia per i proprietari di queste case

Il recente decreto Salva Casa, entrato in vigore il 28 luglio con la Legge numero 105 del 24 luglio, ha introdotto significative novità nel panorama legislativo italiano.  2 Agosto 2024 di Roberto Arciola Designmag

In particolare per quanto riguarda l’abitabilità degli edifici. Questo cambiamento normativo mira a rendere più flessibili le condizioni per ottenere il certificato di agibilità, introducendo nuovi criteri relativi alle dimensioni minime e all’altezza dei locali abitativi.

Una delle modifiche più rilevanti apportate dal decreto riguarda proprio i requisiti minimi di altezza e superficie degli alloggi. Con l’introduzione del comma 5-bis all’articolo 24 del Testo Unico sull’Edilizia (TUE), si assiste a un abbassamento dell’altezza minima richiesta per gli ambienti abitativi, ora fissata a 2,40 metri.

Inoltre, viene data la possibilità agli alloggi monostanza destinati ad una singola persona di avere una superficie complessiva inferiore ai precedenti limiti, arrivando fino a un minimo di 20 metri quadrati; mentre per quelli destinati a due persone si può scendere fino a un massimo di 28 metri quadrati.

Queste deroghe sono state concesse dal Consiglio Superiore della Sanità sotto specifiche condizioni compensative come il mantenimento di una adeguata ventilazione naturale e un benessere microclimatico generale.

Il Pre-requisito dell’adattabilità

Un altro importante aggiornamento è rappresentato dall’introduzione del comma 5-ter che stabilisce che le asseverazioni relative ai nuovi limiti possono essere effettuate solo se viene soddisfatto il requisito dell’adattabilità. Questo implica che gli alloggi devono essere situati in edifici oggetto di interventi che migliorino le caratteristiche igienico-sanitarie o presentare progetti alternativi capaci di garantire idonee condizioni igieniche attraverso soluzioni innovative.Nonostante le novità introdotte dal decreto Salva Casa, rimangono ferme alcune deroghe già previste dalla legislazione vigente riguardanti i limiti minimi di altezza e superficie dei locali. Tra queste troviamo eccezioni specifiche per corridoi, bagni e ripostigli; comuni montani sopra i mille metri; benestare culturalmente o ambientalmente protetti; nonché appartamenti situati in aree storiche o artisticamente rilevanti.

Il decreto Salva Casa rappresenta un passo avanti verso una maggiore flessibilità nelle normative edilizie italiane. Le modifiche introdotte mirano ad adeguarsi meglio alle esigenze contemporanee delle famiglie italiane e alla diversità delle strutture abitative presenti nel paese. Tuttavia è fondamentale ricordare che tali deroghe sono strettamente legate al rispetto delle condizioni imposte per garantire la sicurezza e il benessere degli occupanti.

Bonus edilizi 2024, scopri tutte le agevolazioni per la tua casa (Di Flavio Di Stefano su idealista news)

Bonus edilizi 2024, scopri tutte le agevolazioni per la tua casa (Di Flavio Di Stefano su idealista news)

L’anno nuovo porta novità per chi effettua lavori nella propria abitazione? Che si tratti di lavori su unifamiliari o interventi in condominio, sono diverse le modifiche per i bonus edilizi 2024, partendo dal superbonus e passando per la cessione del credito, ma non solo.

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sui bonus casa 2024 per sfruttarli al meglio, passando sotto la lente di ingrandimento le agevolazioni confermate per il nuovo anno, quelle che vengono modificate e anche quelle che non saranno più utilizzabili.

  1. Superbonus 2024
  2. Ecobonus 2024
  3. Bonus ristrutturazione
  4. Come funziona il bonus infissi 2024?
  5. Sismabonus
  6. Bonus verde
  7. Bonus mobili 2024
  8. Bonus barriere architettoniche 2024
  9. Come funziona il bonus facciate nel 2024?

Superbonus 2024

La formula del superbonus 2024 prevede che la detrazione fruibile passa dal 90% del 2023 al 70%. La legge di Bilancio 2024, inoltre, prevede che venga tassata al 26% la plusvalenza ottenuta rivendendo una casa che è stata ristrutturata con il superbonus 110. Va segnalato anche un decreto approvato in extremis in Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023 tramite cui viene introdotta una sanatoria per i cantieri già avviati nel corso del 2023, ma solo per chi rispetta determinati requisiti. È stato anche approvato un contributo straordinario per i redditi bassi.

Ecobonus 2024

Fa parte del pacchetto di bonus casa 2024 anche l’ecobonus, una detrazione Irpef da sfruttare in 10 anni in sede di dichiarazione dei redditi, può variare tra il 50% e il 75% in funzione della tipologia di lavori realizzati. Dal 17 febbraio 2023, data di entrata in vigore del “decreto Cessioni”, per gli interventi di efficienza energetica previsti dall’articolo 14 del Dl 63/2013, non è più possibile optare per lo “sconto in fattura” o per la cessione del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante.

Bonus ristrutturazione

Il bonus ristrutturazione è stato prorogato fino 2024 dal governo Meloni con la legge di Bilancio. Si tratta di una detrazione Irpef del 50% per i lavori di ristrutturazione. La detrazione si può effettuare in 10 anni e in quote di pari importo sul 50% delle spese sostenute per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il tetto di spesa è di 96mila euro per unità immobiliare.

Come funziona il bonus infissi 2024?

In realtà non esiste un bonus infissi vero e proprio. Tuttavia, è possibile lo stesso ottenere delle agevolazioni per la sostituzione degli infissi. Per farlo, si può ricorrere, principalmente, a due bonus edilizi: l’ecobonus e il bonus ristrutturazione, entrambi nella misura del 50%.

Sismabonus

Il sismabonus prevede che, per le spese sostenute dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2024, venga riconosciuta una detrazione del 50% da calcolare su un ammontare massimo di 96mila euro per unità immobiliare (per ciascun anno), da ripartire in 5 quote annuali di pari importo. La detrazione al 70 o all'80% riguarda gli interventi che riducono il rischio sismico di 1 o 2 classi e quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali sarà pari all'80 o all'85% (supersismabonus).

Bonus verde

Il bonus verde, invece, è un’agevolazione pensata per la cura di giardini, terrazzi e aree scoperte, che siano di pertinenza di immobili a uso abitativo. Nel dettaglio, si traduce in uno sconto del 36% entro un limite di spesa di 5mila euro (suddivisa in dieci quote annuali di pari importo). Tuttavia, Le spese che non rientrano nel bonus verde 2024 sono:

  • manutenzione ordinaria: di giardini già esistenti e con regolarità periodica, non sostenendo alcuna innovazione;
  • acquisto di attrezzature specifiche: pale, picconi e tagliaerba;
  • interventi lavorativi da parte del proprietario.

Bonus mobili 2024

Nel 2024 si rinnova la formula del bonus mobili (o bonus elettrodomestici 2024), cambiando parametri rispetto agli anni precedenti. Dal 1° gennaio 2024 saranno agevolabili le spese entro il limite massimo di 5.000 euro per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici per l’arredo di un immobile oggetto di interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio. Lo scorso anno, invece, l’importo massimo detraibile era di 8.000 euro.

Bonus barriere architettoniche 2024

Il bonus barriere architettoniche 2024 può essere applicato solo per la realizzazione di interventi che riguardano scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici e limitatamente a edifici già esistenti. L'agevolazione al 75%, di fatto, consiste nell'eliminazione di ostacoli verticali.

Come funziona il bonus facciate nel 2024?

Nessuna novità per il bonus facciate. Come è noto, la manovra di Bilancio 2021 aveva ridotto l'agevolazione dal 90% al 60%, prima della proroga fino al 31 dicembre 2022. Tuttavia, il bonus facciate era già andato in pensione nel 2023 e non sarà possibile scaricare le spese per i lavori eseguiti sulle facciate nemmeno nel 2024.

Superbonus 110 addio, arriva sconto al 70% solo per i condomini: cosa cambia per le villette

Il superbonus per come lo conosciamo va verso l'addio. A partire dal 2024, l'agevolazione fiscale che permetteva a coloro che ristrutturavano una casa di beneficiare di un credito d'imposta del 110% sarà archiviata (a meno di eventuali cambiamenti da parte del governo), lasciando spazio a uno sconto del 70%. Nel corso del 2025, l'agevolazione sarà ancora presente, ma ridotta ulteriormente al 65%, per poi concludersi definitivamente. Questa misura, introdotta durante la pandemia, ha gravato sul bilancio dello Stato per 96 miliardi di euro entro la fine di novembre, con stime di ulteriori 20 miliardi entro la fine dell'anno.Il nuovo strumento che prenderà il posto del superbonus potrà essere utilizzato esclusivamente dai condomini. Al contrario, i proprietari di villette dovranno completare i lavori entro la fine dell'anno se sono stati avviati entro il 30 settembre 2022, con un progresso di almeno il 30%, o se sono stati avviati nel 2023, rispettando i criteri del quoziente familiare. Tuttavia, il vecchio beneficio del 110% non scomparirà completamente, rimanendo valido per le abitazioni danneggiate dai terremoti.
(ARTICOLO TRATTO DA WWW.MSN.COM IL MESSAGGERO)

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